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Un grido di pace dal conclave

L’appello dei Cardinali al mondo intero. Cessate il fuoco e negoziate
6 maggio 2025 di Redazione
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Nel silenzio orante che accompagna il Conclave, i Cardinali di Santa Romana Chiesa hanno voluto innalzare la loro voce in un appello accorato per la pace. Riuniti in Congregazione Generale, prima dell’inizio del Conclave, hanno espresso con rammarico la constatazione che, nonostante gli sforzi della diplomazia internazionale e l’anelito profondo delle popolazioni, i conflitti in Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre regioni del mondo non solo non si sono placati, ma si sono addirittura aggravati, colpendo soprattutto le vittime più innocenti: i civili.

Con parole cariche di gravità e di speranza, i Cardinali invocano un cessate il fuoco permanente, chiedendo che tutte le parti coinvolte intraprendano, senza precondizioni né ulteriori ritardi, negoziati di pace. La loro richiesta è limpida e urgente: la sofferenza non può più attendere. L’umanità intera anela a una pace “giusta e duratura”, non basata sulla sopraffazione o su compromessi fragili, ma fondata sul rispetto della dignità umana, sulla verità e sulla riconciliazione.

Questo appello – al quale si unisce l’Azione Cattolica tutta – non è solo rivolto ai potenti della terra, ma anche a tutti i fedeli, invitati a intensificare la preghiera. La pace, infatti, non nasce solo nelle aule delle trattative, ma prima ancora nel cuore degli uomini e delle donne che si affidano a Dio e si rendono strumenti della sua misericordia.

In tempi di smarrimento e di violenza crescente, la voce dei Cardinali risuona come un richiamo profetico: la pace è possibile, ma richiede coraggio, umiltà e perseveranza. Come ha spesso ricordato Papa Francesco, “la guerra è una sconfitta dell’umanità”, mentre la pace è il frutto maturo della giustizia e della fraternità.

In questo momento solenne, mentre la Chiesa si prepara a eleggere il nuovo Pontefice, il loro appello ci ricorda che il primo compito del cristiano è essere artigiano di pace, costruendo ponti laddove il mondo innalza muri.

“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9).

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Reportage dall’Ucraina. Il racconto di un pellegrinaggio solidale e di speranza, in un Paese che resiste a cura di Emanuela Gitto, Vicepresidente nazionale per il Settore giovani di Ac andata in missione con l’AC di Bologna